[00:00.000] 作曲 : Ruggero Leoncavallo[02:36.870]Si può?... Si può?...[02:42.212]Signore! Signori!... Scusatemi[02:52.227]se da sol me presento.[02:57.021]Io sono il Prologo:[03:06.060]Poiché in iscena ancor[03:11.127]le antiche maschere mette l'autore,[03:18.216]in parte ei vuol riprendere[03:22.590]le vecchie usanze, e a voi[03:29.757]di nuovo inviami.[03:37.374]Ma non per dirvi come pria:[03:42.396]«Le lacrime che noi versiam son false![03:46.677]Degli spasimi e de' nostri martir[03:50.342]non allarmatevi!» No! No:[03:59.437]L'autore ha cercato[04:01.605]invece pingervi[04:03.341]uno squarcio di vita.[04:08.191]Egli ha per massima sol[04:10.295]che l'artista è un uom[04:15.714]e che per gli uomini[04:18.484]scrivere ei deve.[04:23.564]Ed al vero ispiravasi.[04:38.849]Un nido di memorie[04:46.596]in fondo a l'anima[04:50.957]cantava un giorno,[04:55.628]ed ei con vere lacrime scrisse,[05:02.739]e i singhiozzi[05:07.925]il tempo gli battevano![05:17.909]Dunque, vedrete amar[05:23.269]sì come s'amano gli esseri umani;[05:27.910]vedrete de l'odio i tristi frutti.[05:31.829]Del dolor gli spasimi,[05:35.510]urli di rabbia, udrete,[05:38.579]e risa ciniche![05:51.144]E voi, piuttosto[05:59.126]che le nostre povere gabbane d'istrioni,[06:10.816]le nostr'anime considerate,[06:20.423]poiché siam uomini[06:26.197]di carne e d'ossa,[06:32.001]e che di quest'orfano mondo[06:39.504]al pari di voi spiriamo l'aere!